domenica 29 agosto 2010

Iguazù Acoustic Trio


L'album in questione è Rubio,loro sono gli Iguazù Acoustic Trio....un mio articolo in edicola su Jam di Settembre

Avete presente il fiume Iguazù al confine tra Argentina e Brasile?
Genera delle cascate bellissime, talmente belle che l’Unesco ha pensato bene di tutelarle e renderle patrimonio dell’umanità.
L’idea del pianista latin jazz Fabio Gianni invece, sembra quella di tutelare l’immenso patrimonio della musica sudamericana.
L’Iguazù Acoustic Trio (Fabio Gianni al piano, Marco Mistrangelo al basso e l’italo-argentino Alex Battini de Barreiro alla batteria), riesce nell’intento, dedicando Rubio (l’album in questione) interamente alle sonorità latin.
Ospite gradito e fondamentale, è il gran percussionista peruviano Alex Acuna (Weather Report), uno che con le percussioni ci sa fare davvero, qui anima e ritmo del progetto Rubio.
Un lavoro che guarda alle sonorità cubane, argentine, e brasiliane, con originale modernità, che omaggia i grandi della musica sudamericana e non solo (vedi Sting), arrangiando i loro successi in chiave latin-jazz.
Così, l’immortale Libertango d’Astor Piazzola, Caridad Amaro di Chucho Valdès o la tradicional cubana El Cuarto De Tula.
Da non perdere la struggente, Fragile di Sting; qui Gianni sfoggia tutto il suo tecnicismo romantico alquanto delizioso, coadiuvato dall’energica presenza del bassista Mistrangelo, in una cover ben riuscita. Senza dubbio il pezzo più bello dell’album.
Ancora bene, per la title track Rubio, creatura di Gianni, qui Acuna è il “polpo delle percussioni” che conosciamo, divertente e coinvolgente.
In El Pescadito Y El Mar, c’è spazio per i “pensieri” di Alex Battini, alle prese con l’Hang, una percussione metallica dal suono ipnotico, in un brano dal sapore etno-trance molto appagante.

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