venerdì 28 novembre 2008


Illusione Nucleare

Ho inziato a leggere un libro interessante,Illusione nucleare,di Sergio Zabot(ingegnere e coordinatore per la Provincia di Milano del Piano d'Azione per l'efficienza energetica)e Carlo Monguzzi,Ingegnere Chimico e Consigliere Regionale dei Verdi.
Per chi è dubbioso sul nucleare, e ne vuol sapere di più;per chi odia le menzogne lobbistiche/affaristiche dei signori dell'atomo.
Prefazione di Ermete Realacci,deputato e ministro (ombra) all'ambiente del Pd.

giovedì 20 novembre 2008

Ennio Morricone a Radio Capital

Puntata interessante domani a MegaMixo,l'offerta pomeridiana di Radio Capital,in onda da lunedì a venerdì alle 14,e magistralmente trasmessa dal bravissimo Mixo!
Ospite illustre, il maestro Ennio Morricone,che racconterà i suoi 50 anni di carriera,le sue 450 colonne sonore,l'oscar e il nuovo lavoro "Note di Pace".
Imperdibile!

mercoledì 19 novembre 2008

“Porta uno strumento riciclato ed entri al concerto senza biglietto!”

Il tour sarò contrassegnato da una speciale campagna: “Porta uno strumento riciclato ed entri al concerto senza biglietto!”. E' questo lo slogan che Capone&BungtBangt lanciano per annunciare il nuovo tour invernale e l'uscita del video di “Bello” brano contenuto nell'ultimo disco “Dura Lex”: chi si presenterà al concerto con uno strumento costruito da sé usando materiali riciclati non solo avrà ingresso gratuito, ma sarà ospitato da Capone sul palco per presentare ed ascoltare lo strumento in questione.L'idea è di stimolare chi segue e condivide le idee della band ad avere un ruolo attivo e creativo rispetto al riciclo ed alla tutela dell'ambiente.

Una sfida, quella di costruire strumenti da materiali riciclati, che Capone porta avanti dal 1999, anno in cui ha fondato i BungtBangt. In un momento nel quale sembra più facile erigere muri piuttosto che abbatterli , questa iniziativa vuole buttare giù una prima barriera, quella della musica, quel muro che inevitabilmente si crea tra l'artista ed il suo pubblico. Un'idea originale per sottolineare che la creatività, così come la musica, è un patrimonio di tutti ed ognuno dovrebbe provare ad esprimerla. Se a questo poi si aggiunge il rispetto per la Natura, per la Terra ed i suoi Popoli, non ci rimane altro che dire “vieni al concerto il tuo biglietto è la musica che hai dentro!"

martedì 18 novembre 2008

Guinness molto rilassante

Ettore Diana di nuovo Guinnessman con la Tisana più Grande del Mondo
Oggi 18 novembre alle ore 15 il nuovo Guinness dei Primati è stato certificato dal notaio ufficiale
Anita Varsallona, che ha confermato la riuscita del tentativo della Tisana Più Grande del Mondo
Oggi, in Piazza Santo Stefano a Milano,Ettore Diana ha stabilitoil suo quinto Primato con laTisana più grande del Mondo preparando 2.000 litri di Tisana Ricola alle 13 erbe,in un bollitore di dimensioni mai viste: h. 2.20 metri e diametro 2 metri, impiegando 200 chili di tisana solubile.
La manifestazione è stata presentata da Roberto Pregele l’intrattenimento musicale era in diretta dall’Eco Bus di LifeGate Radio, media partner dell’evento.
Grazie alla partnership con LifeGate l’evento / spettacolo è stato a IMPATTO ZERO®, cioè l’impatto ambientale (consumo elettrico, consumo di acqua, rifiuti, ecc.) di tutta la manifestazione verrà quantificato, quindi ridotto e compensato grazie alla riforestazione e tutela di un’area boschiva nel Parco del Ticino.
La resa a Impatto Zero dell'evento ha dato questi valori:
- CO2 equivalente emessa nell'atmosfera: 5.800 KG
- saranno quindi necessari 5.800 mq di nuove foreste nel parco del Ticino per compensare tali emissioni e Ricola ha confermato la resa a IZ della manifestazione.

Tonino Carotone

Dopo cinque anni torna in scena l'autore
di uno dei più' indimenticabili tormentoni degli ultimi anni
(Me Cago En El Amor …. “è un mondo dificile…”, ricordate?)
Venerdì 21 novembre
a Milano,presso
L'Auditorium di Radio Popolare
TONINO CAROTONE
PRESENTA
CIAO MORTALI!
Etichetta; Bloom Produzioni
Distribuzione; Venus
dal 14 novembre nei negozi con un nuovo album CIAO MORTALIA cui hanno partecipato
Manu ChaoEugene Hutz e Gogol BordelloBandabardò
Radio Popolare
via Ollearo,5
Milano
inizio concerto: Ore 21
Tonino Carotone, autore del tormentone del 2000 “Me Cago En El Amor” (da tutti ricordato come “è un mondo difficile….”), torna con un nuovo singolo e un nuovo video che anticiperanno l’uscita dell’album prevista per metà novembre.
Dopo cinque anni di silenzio, Tonino Carotone si presenta con questo nuovo lavoro,al quale hanno partecipato artisti del calibro di Manu Chao, Eugene Hutz e Gogol Bordello e Bandabardò. CIAO MORTALI uscirà il 14 novembre nei negozi. Il disco è stato anticipato dal singolo “Il santo”.

BIOGRAFIA
"E' un mondo difficile: vita intensa, felicità a momenti e futuro incerto". Nell'introduzione al fortunatissimo singolo 'Me cago en el amor' (ripresa anche in 'Acabaràs como siempre') la consapevolezza di un percorso irto di difficoltà e privo di sbocchi per chi non ama le regole, per chi segue valori umani autentici non mediati da retorica o da imposizioni mentali. Antonio de la Cuesta, Tonin da ragazzo e Tonino da musicista, è cresciuto in un quartiere popolare di Pamplona ascoltando la radio, guardando la tv e assimilando tutte le melodie degli spettacoli e degli spot televisivi più ignobili. Poi, iniziata la carriera musicale, durante gli spostamenti in furgone ascoltava cassette di quelle che sono le sue vere passioni musicali: Luis Aguile, Trini Lopez, Peret e soprattutto i cantanti leggeri italiani come Mina, Rita Pavone, Albano & Romina, Adriano Celentano. Dopo l'incontro e l'inizio di una frequente collaborazione con Manu Chao, Tonino ha preso il cognome d'arte dal napoletano Renato Carosone e il look da Fred Buscaglione, le sue guide spirituali. La sua musica è dunque un vero e proprio omaggio alla canzone italiana, ma a quella ormai passata che faceva da colonna sonora alle commedie all'italiana degli anni '60 e dei primi anni '70, con tanto di mandolino sempre presente a sottolineare la melodia. Ci sono anche omaggi diretti ed espliciti alla canzone italiana nelle versioni di 'Tu vuo' fa l'americano' (di Renato Carosone) e di un'hawaiiana 'Sapore di mare', trasformata in un inno antimilitarista, o 'La festa del raccolto', invito alla legalizzazione delle droghe leggere. Insomma, canzoni che odorano dei cortili delle vecchie case di ringhiera, quelle con il cesso sul ballatoio e la polverosa Cinquecento parcheggiata in un angolo.

lunedì 17 novembre 2008

Asian Dub Foundation

Ieri sera ho assistito ad un bellissimo concerto degli Asian Dub Foundation al Live Club di Trezzo d'Adda(Mi).
Gli Asian sono un collettivo di musicisti londinesi(attivi dal 1993),originari del Punjab,che mescolano perfettamente musicalità Bhangra,Dub,Breakbeat e Ragga.
Un mix esplosivo ed eccitante,apprezzato dal numeroso pubblico accorso......uno di quei concerti che segnano....ma veramente!!!
Qui un video Flyover



giovedì 13 novembre 2008

ADDIO AL BATTERISTA MITCHELL, ULTIMO SUPERSTITE DEL GRUPPO DI HENDRIX

Addio a Mitch Mitchell, storico batterista, negli anni Sessanta, del leggendario gruppo guidato dalla star americana Jimi Hendrix (nella foto). Mitchell è stato trovato morto ieri nella stanza di un albergo nello Stato dell’Oregon (negli Usa). Aveva 62 anni. Lo ha reso noto il sito ufficiale di Jimi Hendrix, secondo il quale le cause del decesso sono naturali. Era l’ultimo superstite del gruppo musicale di Hendrix, “The Jimi Hendix experience”.
da Max....puntualmente

mercoledì 12 novembre 2008

The Tiger Lillies-Souvenirs

Lui canta spesso vestito da clown,e da una voce irradiante e femminea, insieme al suo gruppo fanno i Tiger Lillies.
Show Tunes e richiami balcanici,istrionerie e divertimento,malinconia ed esperimento.......provateli senza indugio, vi piaceranno!
Qui un video molto bello con sottotitoli ortodossi!

Captain Beefheart-Ice Cream for Crow

Questo video è imbarazzante,ma c'è dentro tutto il genio dei Captain Beefheart!
Per gli amanti della Magic Band,per gli svitati,e per gli eterni psichedelici del blues arrabbiato!
Qui il video

venerdì 7 novembre 2008

Clima, rinnovabili e meno petrolio

C'è una rivoluzione nella rivoluzione con l'arrivo di Barack Obama alla Casa Bianca.
Il prossimo presidente degli Stati Uniti è nero, il prossimo presidente degli Stati Uniti ha appena 47 anni, ma il prossimo presidente degli Stati Uniti ha anche un programma energetico e ambientale assolutamente innovativo che fa del "business verde" un tassello fondamentale della rinascita americana e di un riscoperto multilateralismo.
Centralità che il senatore dell'Illinois non ha mancato di ribadire anche nel primo discorso pronunciato appena avuta la certezza di aver sconfitto John McCain. "Anche se stanotte festeggiamo, sappiamo che le sfide che ci porterà il domani sono le più grandi della nostra vita: due guerre, un pianeta in pericolo, la peggiore crisi finanziaria del secolo", ha avvisato Obama, aggiungendo però che "ci sono nuove energie da imbrigliare e nuovi lavori da creare".
Una speranza offerta innanzitutto a un Paese a terra dopo l'uragano partito con lo scandalo dei mutui subprime, ma che non potrà non avere profonde ripercussioni globali. "Obama ritiene importante che gli Stati Uniti si impegnino nella lotta ai cambiamenti climatici e propone un rientro del paese nelle negoziazioni internazionali sul clima, senza attendere che Cina e India facciano altrettanto, evitando così una paralisi del processo decisionale", spiega Gianni Silvestrini, direttore scientifico del Kyoto Club ed ex consulente del ministro per lo Sviluppo Economico Pierluigi Bersani. "Come strumento d'azione - ricorda ancora Silvestrini - il futuro presidente propone uno schema analogo a quello dell'emissions trading europeo, ma con un pagamento delle quote da parte delle industrie e la destinazione dei proventi (15 miliardi di dollari all'anno) per lo sviluppo delle fonti rinnovabili e dell'efficienza energetica. Questo meccanismo penalizzerà evidentemente la produzione di energia da carbone".
Il programma del candidato democratico non si discosta molto infatti dal pacchetto 20-20-20 elaborato da Bruxelles, ma è tarato sulla cifra 10: mettere fine entro 10 anni alla dipendenza dal petrolio, 10% di rinnovabili entro 4 anni, ridurre in 10 anni del 15% i consumi di elettricità.
Per questo il successo di Obama rafforzerà inevitabilmente la determinazione europea ad andare avanti, rendendo ancora più debole e isolato il tentativo italiano di bloccare tutto. Qualche settimana fa, Berlusconi, attaccando la direttiva Ue, aveva sentenziato: "I maggiori produttori di C02, che sono Stati Uniti e Cina, sono assolutamente negativi sul fatto di aderire alla nostra azione". Vero, ma solo nel senso che Washington ora intende fare ancora più di Bruxelles, riconquistando la leadership tecnologica della rivoluzione verde. Se a Roma si insiste nel denunciare i presunti costi delle politiche ambientali, la promessa elettorale di Obama è stata invece quella di creare nel giro di dieci anni 5 milioni di posti di lavoro nel settore dell'energia pulita e di arrivare a un taglio delle emissioni di C02 dell'80% entro il 2050.

Obama parla agli ambientalistiUn piano d'azione che dopo qualche iniziale incomprensione legata al ruolo dei biocarburanti e del "carbone pulito" ha conquistato la stragrande maggioranza degli ambientalisti americani. "La travolgente vittoria di Obama e dei tanti candidati filo ambientalisti in giro per il Paese - esulta il presidente di Friends of Earth Brent Blackwelder - segnala un forte rigetto delle fallimentari politiche energetiche degli ultimi otto anni e un mandato storico per una trasformazione su vasta scala". Trasformazione, per dirla ancora con le parole di Silvestrini, che "rappresenta il ritorno degli Usa sulla scena mondiale per la lotta contro i cambiamenti climatici e un forte rilancio dell'industria delle fonti rinnovabili" rendendo "alla luce delle novità in arrivo ancora più imbarazzante e penoso il balbettio italiano per sottrarsi agli impegni contro il riscaldamento del Pianeta". Analisi che al nostro ministero dell'Ambiente sottoscrivono solo a metà. Il direttore generale Corrado Clini, snodo italiano di tutti gli ultimi negoziati per protrarre il Protocollo di Kyoto oltre il 2012, distingue infatti tra la politica ambientale di Obama e la volontà/possibiltà di sottoscrivere impegni vincolanti in sede internazionale. "Ho incontrato il suo staff nel settembre scorso - racconta Clini - e mi hanno confermato l'intenzione di dare una spinta poderosa alle rinnovabili e all'efficienza energetica, obiettivi resi credibili dal fatto di avere alle spalle settori importanti della finanza e dell'industria americana.
Un percorso che innescherebbe un circolo virtuoso molto positivo, con ricadute anche in Cina". "Cosa diversa - aggiunge il direttore generale del ministero - è ritenere però che Obama possa pensare di accettare limitazioni alla sovranità statunitense attraverso un accordo come il Kyoto bis. Il Senato non lo accetterebbe mai, come è già accaduto con la bocciatura da parte di una maggioranza democratica della prima ratifica voluta da Clinton". "Pensare che la posizione europea esca rinfrancata dalla vittoria di Obama e di conseguenza che le obiezioni italiane siano più deboli - conclude Clini - mi sembra infondato, anzi, ora che esiste un obiettivo comune si aprirà un confronto sulle modalità per raggiungerlo. Di certo esce definitivamente sconfitto il partito di chi sostiene che per il clima non occorre fare nulla".
Resta però il dubbio che il governo Berlusconi, dopo aver definito "una follia" la politica europea del 20-20-20, faccia parte proprio di questo partito.
di Valerio Gualerzi
da www.repubblica.it

PeaceLink......

PeaceLink ha elaborato una mappa delle zone dove si concentrano le emissioni di diossina, mercurio, IPA, benzene, PCB, arsenico e piombo. Che fare? Una proposta di intervento è quella di intervenire nelle AIA, le autorizzazioni integrate ambientali in discussione al Ministero dell'Ambiente e presso le Regioni.
Tra tutte le possibili sostanze inquinanti che finiscono nell’ambiente, e non poteva essere altrimenti, Peacelink ha scelto di considerarne solo alcune. Ovviamente sono stati scelti elementi altamente inquinanti che sfuggono alle rilevazioni “normali” come piombo, arsenico, mercurio, diossine e furani.L’altro limite della ricerca è che per i dati ci si è accontentati di quanto dichiarato dalle aziende, e questo porta con sé due conseguenze. La prima è che si possono nutrire dubbi sulla veridicità di questi dati. La seconda, più importante, è che tra le province più inquinate non compaiono quelle della Campania perché non sono state considerate le emissioni illegali.E' qui allegata una relazione dettagliata in formato PDF.Troverete una graduatoria delle province più inquinate. Svettano alcune città e fra queste c'è la capolista indiscussa: Taranto.Al secondo posto troviamo Livorno con 101 punti, in buona parte frutto delle emissioni in acqua di arsenico (2930 chili all'anno) e piombo (5945 chili all'anno).Al terzo c'è Nuoro nella cui provincia c'è Ottana (con la sua industria petrolchimica e la produzione di fibre tessili sintetiche) e il comune di Siniscola con il suo cementificio.Al quarto posto di posiziona Venezia, già nota per gli storici processi per inquinamento promossi dal giudice Felice Casson.Al quinto posto troviamo Caltanissetta per via delle emissioni della zona industriale Gela. Trieste, al sesto posto, si distingue per il mercurio in acqua (489 chiliall'anno) e, sempre in acqua, per il piombo scaricato: ben 1168 chiliannui. Siracusa si classifica al settimo posto per le emissioni degli stabilimenti di Augusta e Priolo. A Carbonia Iglesias, provincia che si posiziona all'ottavo posto, si concentrano diversi insediamenti, dagli stabilimenti di Portovesme a quelli del Sulcis.Nella provincia di Sassari, nona in classifica, troviamo gli insediamenti di Porto Torres e della centrale termoelettrica sul fiume Santo.Mentre Ravenna si posiziona al decimo posto per l'11,6% di tutto il benzene italiano scaricato in acqua. Tutte emissioni che risulterebbero regolarmente "autorizzate".In ultimo: che fare per ridurre le emissioni?Sono in corso le procedure nazionali e regionali di autorizzazione delle aziende.Occorre far partecipare i cittadini alle AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale).Vuoi saperne di più sull'AIA?
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