venerdì 7 novembre 2008

PeaceLink......

PeaceLink ha elaborato una mappa delle zone dove si concentrano le emissioni di diossina, mercurio, IPA, benzene, PCB, arsenico e piombo. Che fare? Una proposta di intervento è quella di intervenire nelle AIA, le autorizzazioni integrate ambientali in discussione al Ministero dell'Ambiente e presso le Regioni.
Tra tutte le possibili sostanze inquinanti che finiscono nell’ambiente, e non poteva essere altrimenti, Peacelink ha scelto di considerarne solo alcune. Ovviamente sono stati scelti elementi altamente inquinanti che sfuggono alle rilevazioni “normali” come piombo, arsenico, mercurio, diossine e furani.L’altro limite della ricerca è che per i dati ci si è accontentati di quanto dichiarato dalle aziende, e questo porta con sé due conseguenze. La prima è che si possono nutrire dubbi sulla veridicità di questi dati. La seconda, più importante, è che tra le province più inquinate non compaiono quelle della Campania perché non sono state considerate le emissioni illegali.E' qui allegata una relazione dettagliata in formato PDF.Troverete una graduatoria delle province più inquinate. Svettano alcune città e fra queste c'è la capolista indiscussa: Taranto.Al secondo posto troviamo Livorno con 101 punti, in buona parte frutto delle emissioni in acqua di arsenico (2930 chili all'anno) e piombo (5945 chili all'anno).Al terzo c'è Nuoro nella cui provincia c'è Ottana (con la sua industria petrolchimica e la produzione di fibre tessili sintetiche) e il comune di Siniscola con il suo cementificio.Al quarto posto di posiziona Venezia, già nota per gli storici processi per inquinamento promossi dal giudice Felice Casson.Al quinto posto troviamo Caltanissetta per via delle emissioni della zona industriale Gela. Trieste, al sesto posto, si distingue per il mercurio in acqua (489 chiliall'anno) e, sempre in acqua, per il piombo scaricato: ben 1168 chiliannui. Siracusa si classifica al settimo posto per le emissioni degli stabilimenti di Augusta e Priolo. A Carbonia Iglesias, provincia che si posiziona all'ottavo posto, si concentrano diversi insediamenti, dagli stabilimenti di Portovesme a quelli del Sulcis.Nella provincia di Sassari, nona in classifica, troviamo gli insediamenti di Porto Torres e della centrale termoelettrica sul fiume Santo.Mentre Ravenna si posiziona al decimo posto per l'11,6% di tutto il benzene italiano scaricato in acqua. Tutte emissioni che risulterebbero regolarmente "autorizzate".In ultimo: che fare per ridurre le emissioni?Sono in corso le procedure nazionali e regionali di autorizzazione delle aziende.Occorre far partecipare i cittadini alle AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale).Vuoi saperne di più sull'AIA?
CLICCA QUI!

Nessun commento: