domenica 11 aprile 2010

Opa Cupa- Cesare Dell’Anna Centro di Permanenza Temporanea 11-8 Records



Opa Cupa è il nuovo progetto del trombettista salentino Cesare Dell’Anna, conosciuto nel panorama italiano, come uno dei più innovativi musicisti jazz, aperto alle influenze world provenienti dal Mediterraneo, e soprattutto dai Balcani.
Centro di Permanenza Temporanea è dedicato alla cultura balcanica, realtà del nuovo millennio salentino, all’Albania Hotel, giaciglio “squattrinato” di artisti e migranti nelle campagne salentine e al sogno dell’integrazione possibile fra italiani e gente dell’est.
Un progetto musicale “politico” e di resistenza sonora, basta saltare su e giù per le diciotto tracce dell’album, per capire che il nesso che lega l’integrazione sociale e la musica, non ha nessun’intenzione retorica.
Suoni e integrazioni sono presenti nell’ensemble, una ventina di elementi, con l’innesto di alcuni musicisti provenienti dai Balcani, e con Cesare Dell’Anna e soci a far da corollario.
Un album di musica popolare, che ricorda ovviamente le balcanicità di Emir Kusturica e Goran Bregovic, ma che, rispetto alle musicalità dei due “svitati”di Sarajevo, si contamina di elementi jazz accurati e di originali sonorità dal sapore reggae (Cpt, due inutili parole).
A seguire, standard jazz come My Favorite Things, uscita dalla passionale tromba di Dell’Anna, rinvigorita e irriconoscibile o il balcano-jazz sincopato di Balzana Trap.
Da segnalare il rifacimento di Ebb Tide, in versione ska, o Fraima, dove il Vecchio Frack di Modugno sembra esser stato concepito a Tirana chissà da quale misconosciuto trombettista albanese.
Parte del ricavato delle vendite di Cpt è destinato al Poliambulatorio di Emergency a Palermo.
Luigi La Delfa

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