domenica 11 aprile 2010

Lisette- Siawaloma- Material Records



Lisette Spinnler viene da Basilea, il distretto delle tre frontiere, tra Francia e Germania, la città meno elvetica per antonomasia, multietnica e affascinante, crocevia di culture sempre meno europee.
Siawaloma, che assegna il nome all’album (il quarto in studio) è una comunità del Burkina Faso, dove Lisette ha passato qualche settimana con gruppo musicale locale.
Da questa gratificante esperienza, è scaturita l’idea di Siawaloma, un viaggio seducente fra eleganti sonorità jazz e vocalizzi afrodisiaci dal sapore afro-orientale.
Quello che impressiona davvero è il carisma della vocalist, con i suoi imprevedibili ed originali scat; provate ad ascoltate Siawaloma (comunità), e vi accorgerete quando di vero c’è nella sua voce, e quando ammaliante è il suo stile, accompagnata da un ottimo quintet, fra tutti il giovane ma esperto pianista Colin Vallon.
Le nove tracce, oltre la citata Siawaloma, sono morbide melodie che stregano l’ascoltatore portandolo in una dimensione onirica dilatata (Burasi Mustur e Durbans Township), oppure Peace piece, una pace dei sensi a tutti gli effetti.
Le più belle songs sono Kothbiro, che potrebbe essere un classicone alla Lorena McKennitt per via delle sonorità, ma in realtà e qualcos’altro, qualcosa che parte dal profondo dell’animo, che concilia e rende garbati; e Namaste, un sogno agitato di voci e sospiri, una piacevole maledizione sonora, dal sapore carioca, con il sax Alex Hendriksen che fa da “contraltare” alle inquietudine vocali di Lisette.
Vale veramente la pena staccare il biglietto Siawaloma, per essere dolcemente rapiti, rappacificati.
Luigi La Delfa

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