giovedì 16 ottobre 2008

S.M.V-Thunder Road

Un mio articolo su Jam di ottobre.
La sigla S.M.V sta per Stanley, Marcus e Victor, in altre parole tre grandi bassisti jazz americani, Clarke, Miller e Wooten, che si ritrovano qui nelle vesti inusuali di “melodici”, abituati come da copione ad armonizzare.
Un progetto ambizioso e per certi versi inedito, che rende l’idea della straordinaria perizia dei tre, l’esperienza di Stanley Clarke, l’eclettismo di Marcus Miller, e la tecnica di Victor Wooten.
La messa in opera si chiama “Thunder”, che tutto è tranne un album di facile appropriazione, non tanto musicalmente, ma proprio per la novità di trovarsi di fronte tre bassisti, ed il basso si sa non è proprio melodico!
Generalmente non è un problema, e dopo il secondo ascolto la resa emozionale vale la candela, e “Thunder” farà parte del vostro catalogo quotidiano a tutti gli effetti.
Le tredici tracce soddisfano i palati degli amanti della fusion, e con Marcus Miller non poteva essere altrimenti, così in Thunder, Tutu (capolavoro di Marcus al fianco del grande Miles Davis, qui rivisitato dallo stesso alle prese con basso, sinth e clarinetto basso) e in Grits.
Poi ancora smooth jazz, in Mongoose Walk, col gradito feet di Chick Corea, elegante ed universale come sempre, e in Milano, un omaggio al capoluogo lombardo di Stanley Clarke, che suona il basso acustico a mo d’arpa, in uno strano notturno romantico, quasi una serenata!
Infine le perle più raffinate, nei duetti fra Wooten e Miller in Classical Thump (jam), e fra Clarke e Miller in Lemme Try Your Bass, un interludio di cinquanta secondi che toglie il fiato, Clarke fa il chitarrista blues e Miller lo accompagna con silente rispetto!
Esperimento perfettamente riuscito!

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